Mostra 'Le Donne negli ex Libris'
a cura dell'Associazione Italiana ex Libris
Si apre Sabato 1 febbraio 2025 presso il Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei
di Soncino un'esposizione con un
centinaio di Ex libris raffiguranti le Donne che sarà possibile visitare fino al 2 marzo
2025.
INAUGURAZIONE
Sabato 1 febbraio 2025 ore 17,00
Presentazione a cura del dott. Marco
Franzetti.
L'associazione promuove l'ex libris
nelle sue diverse tecniche incisorie e della piccola grafica, mediante
l'esercizio di attività culturali ed artistiche e della pubblicazione e
diffusione della rivista "l'ex libris italiano".
Nel tempo la concezione
dell'ex libris si è modificata; oggi alla funzione originaria di
contrassegno di proprietà libraria si è sostituita quella di 'piccola grafica
d'arte dedicata'.
Quest'anno grazie alla ricchissima collezione della Biblioteca di Bodio Lomnago
siamo riusciti ad organizzare una Mostra sulle 'Donne negli ex libris'.
'Donna, mistero senza fine bello!' scriveva il poeta Guido Gozzano: l'universo
femminile ha sempre incantato e ispirato scrittori, pittori, incisori, scultori
che da quel 'mistero' hanno attinto per creare opere diventate immortali a
partire dai miti Greci e Romani fino ai giorni
nostri.
E' con
grande soddisfazione che accogliamo questa serie di oltre 100 opere di artisti italiani e stranieri nelle sale del
Museo della Stampa; ringrazio il dott.
Marco Franzetti, il sig. Franco Contini che
hanno incorniciato le opere e la
presidente dell'Associazione dott.ssa
Antonella Mensi.
L' esposizione rimarrà aperta al pubblico fino al 2 marzo 2025 secondo gli orari del Museo della Stampa: dal Martedì al Venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12,30, Sabato Domenica e Festivi dalle ore 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00; nei giorni feriali è possibile, su prenotazione, la visita anche il pomeriggio telefonando allo 0374 83171 o scrivendo a: info@museostampasoncino.it
Giuseppe Cavalli
"Weise
Rose" '"Rosa Bianca"
l nucleo del
gruppo, stanziato a Monaco di Baviera, è costituito da Hans Scholl, sua sorella
Sophie, Alexander Schmorell, Willi Graf, Christoph Probst e Kurt Huber: quest'ultimo,
docente universitario e stimato musicologo, si unisce al gruppo dopo la
sconfitta di Stalingrado e contribuisce personalmente all'attività di
contropropaganda.
Il gruppo mette a punto un pericoloso sistema clandestino attraverso il quale i
membri dell'organizzazione tentano di sabotare il regime di Hitler. In
particolare, sono soliti stampare e diffondere volantini che incitano i loro
connazionali a ribellarsi e resistere al nazionalsocialismo in nome della libertà
e della fratellanza tra i popoli. Così al primo volantino del giugno 1942, ne
seguono altri cinque, fino al 18 febbraio 1943. A quel punto, però, i giovani
fratelli Scholl (tra i maggiori esponenti del gruppo) sono scoperti e arrestati
presso l'Università di Monaco di Baviera. In capo a poco tempo, anche gli altri
componenti dell'organizzazione vengono arrestati dalla Gestapo, processati e
condannati alla pena capitale.
la loro vicenda resta un fulgido esempio di
altruismo e abnegazione, preziosa testimonianza di un impegno civile al
servizio della dignità umana.
I miei fratelli Hans e Sophie
hanno difeso una cosa normale, sono scesi in campo per una cosa semplice: per i
diritti e la libertà dei singoli, per la loro libera evoluzione e per il loro
diritto a una vita libera. Non si sono sacrificati per un'idea fuori del
comune, non perseguivano grandi scopi. Ciò a cui aspiravano era che gente come
te e me potesse vivere in un mondo umano. Il vero eroismo consiste forse
proprio nel difendere con costanza la vita quotidiana, le cose piccole e ovvie»
(Inge Scholl ).
La
fondazione Weiße Rose (Rosa Bianca) è stata costituita nel
1986 a Monaco di Baviera da componenti e superstiti del gruppo e da parenti e
amici dei membri giustiziati, in particolare Franz
Josef Müller e Traute Lafrenz, con il compito per statuto di commemorare la
resistenza della Rosa Bianca contro la dittatura nazionalsocialista, onorare i
suoi protagonisti e promuovere il coraggio civile, la responsabilità personale
e la consapevolezza democratica. Ciò include anche la presa di posizione contro
l'estremismo, l'antisemitismo e il razzismo.
E' un'organizzazione registrata senza scopo di lucro sostenuta da numerosi
amici e sponsor.
Oltre ai finanziamenti pubblici della
comunità delle città associate alla Rosa Bianca (Monaco, Amburgo, Saarbrücken,
Friburgo, Ulm, Berlino e Gräfelfing) e del Ministero dell'Istruzione e degli
Affari Culturali dello Stato bavarese, si basa su donazioni per svolgere i
propri compiti.
La Fondazione svolge questo compito
gestendo il Memoriale della Rosa Bianca nell'atrio della LMU di Monaco di
Baviera, nonché con mostre itineranti, eventi e progetti storico-didattici
sulla Rosa Bianca. Una preoccupazione particolare è quella di preservare
l'eredità del gruppo di resistenza.
La Weiße Rose Stiftung e.V.
La sua presidente è attualmente la signora dott. Hildegard Kronawitter.
L'attuale mostra permanente è stata
inaugurata il 18 febbraio 2017.
La mostra è diventata anche itinerante
tradotta in diverse lingue fra cui l'italiano e gira in forma simile negli USA,
Francia, Spagna, Polonia e Israele.
Ringraziamo di cuore la Fondazione 'La
Rosa Bianca' che ha voluto mettere a disposizione la Mostra itinerante alla nostra
Associazione/Museo della Stampa.
La mostra, allestita presso l'ex Filanda Meroni, a Soncino, verrà inaugurata Sabato 25 gennaio 2025 alle ore
17,00 e rimarrà visitabile fino al 9 febbraio 2025 secondo i seguenti orari:
Dal Martedì al Venerdì 10,00-12,30 il pomeriggio su prenotazione telefonando allo 0374-83171 Sabato e Domenica dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 18,00.
Nella giornata di Martedi 28 gennaio, presso la sala Convegni dell'ex Filanda
Meroni, al mattino riservato agli studenti dell'I.C. Giovanni XXIII di Soncino
e la sera aperto a tutti, il giornalista, scrittore, già direttore del
quotidiano indipendente del Trentino Alto Adige, 'L'Adige', Paolo Ghezzi, considerato uno dei massimi
conoscitori della 'Rosa Bianca', avendo scritto due libri sull'argomento,
racconterà le vicende di quel gruppo di studenti che si ribellarono
all'oppressione nazista.
Giuseppe Cavalli (Cons. delegato al Museo della Stampa Centro Studi stampatori Ebrei Soncino)