Barbara
Martini esprime eleganti intuizioni attraverso tecniche miste calcografiche a
più matrici. Agli sfondi evanescenti, rugginosi, in cui le sfumature ruvide,
color sanguigna, si depositano in addensamenti e rarefazioni, si sovrappongono
figure, ombre e segni che danno origine a paesaggi surreali, ma non
perturbanti, piuttosto, intimi e distesi. Il tema della casa, home, incontra le
molteplici declinazioni dello spazio vissuto, che raccoglie il fluire della
vita e le atmosfere del passato. Il concetto domestico scivola verso la
percezione del tempo. 'Casa' è quell'interludio di ore sospese, di quiete e
abbandono, che trascorrono nelle soste di vita offerte a se stessi e ai propri
affetti. Le abitazioni solitarie, graffi coagulati in sintesi nere, ora sono
poste in equilibri precari e improbabili su gracili palafitte o radici
fluttuanti, ora vengono soffiate da venti instabili, delicati e tiepidi che
espirano foglie, bolle di colore, ripetizioni xilografiche. Queste sottili
costruzioni umane sembrano pervase dal desiderio di contatto con gli elementi
naturali, che interpretano il dolce disordine del pensiero. Oscure foreste di
fili d'erba e trine di fronde si compongono in fragilità che fuggono le
simmetrie dei giardini strutturati. La casa è, perciò, spazio/tempo mentale,
abitudine connaturata agli esseri viventi che cercano il ritorno alle stesse
sensazioni rassicuranti. Sensazioni, dunque, che si 'abitano', idee che si indossano
sulla pelle.
Natalia
Vecchia
A cura del Museo della Stampa ' Casa Stampatori Ebrei Soncino e dell'Associazione Pro loco Soncino.
Con il Patrocinio della Provincia di Cremona, del Comune di Soncino e del Sistema Museale M.O.eSe.