Nata a Cremona nel 2002, Silvia
Andrea Russo è Dottoressa in Lettere antiche, titolo conseguito presso
l'Università di Pavia. Attualmente frequenta il corso di Laurea Magistrale in
Scritture e progetti per le arti visive e performative presso l'Università di
Pavia.
Nel novembre 2023 Silvia Andrea
pubblica 'Graffiti', la sua prima silloge poetica, edita da Marco Serra
Tarantola Editore, e diventa curatrice della neonata rubrica 'Il Teatro' del
simil-quotidiano online 'Zafferano News'.
Nel 2023, oltre a una menzione
speciale per la categoria Under 21 del Premio Nazionale di Poesia 'Versi in
Abbazia', organizzato dalla biblioteca 'G. G. Bronziero' di Badia Polesine,
Silvia Andrea risulta tra i vincitori del concorso 'Racconti in Sogno-Viaggi
italici'. Nel 2023, Silvia Andrea vince anche il primo premio al concorso di
monologhi e poesie 'Parole in libertà', bandito dall'Associazione Culturale
Giovanile 'Società dei Militi'.
Nel 2023 firma la regia di 'Guerra e
Poesia', pièce teatrale, tratta dall'omonimo romanzo di Riccardo Ruggeri, della
quale è anche interprete.
Dal 2021 affianca la professoressa
Gentilia Luisa Arli nella cura della drammaturgia e della regia degli
spettacoli messi in scena dagli allievi dei laboratori teatrali del Liceo
'Daniele Manin' di Cremona.
Nel 2021 vince il primo premio per la
Macroarea regionale Nord al concorso 'Dante prossimo mio', organizzato dal
Liceo Classico 'Mario Cutelli' di Catania.
Alla passione per l'Antichità, per la
Letteratura e la scrittura, Silvia Andrea affianca quella per la recitazione,
la musica e il canto.
Nel 2019 riceve una menzione speciale
dalla giuria del concorso di giornalismo 'Floriano Soldi', organizzato
dall'Associazione Ex Alunni del Liceo Ginnasio 'Daniele Manin' di Cremona.
Dal 2018 è allieva di Beppe Arena presso la Scuola di Recitazione del Teatro Filo di Cremona. Silvia Andrea arricchisce la propria formazione attoriale partecipando anche a workshop e seminari di movimento scenico, costruzione del personaggio, drammaturgia e tecnica vocale.
Numerosi sono i riconoscimenti
letterari ottenuti da Silvia Andrea anche negli anni precedenti all'esordio
editoriale. Nel 2018 si classifica al primo posto al concorso di critica
teatrale 'Diritto di Critica' indetto dal Teatro Ponchielli di Cremona e dal
quotidiano La Provincia. Si colloca, inoltre, tra i menzionati dell'edizione
successiva.
Dal 2017 frequenta i corsi di canto della Scuola di Musica e Canto Corale 'Costanzo Porta'.
'Graffiti'
vorrebbe presentarsi come la fotografia di
frammenti di vita incisi virtualmente sui luoghi della realtà.
Attraverso il titolo della silloge si
manifesta uno spettro di caratteristiche tematiche e formali che funge da filo
rosso tra le poesie. Graffito è il cordone ombelicale che tiene unita la
schiettezza della parola a una concreta e necessaria realtà materiale, è la
forza libera e determinata con la quale si incide, è la ruvida delicatezza di
solchi e segni da percorrere con le dita, da sentire con il corpo, prima che
con la mente e l'anima. Ma graffito è anche varietas di contenuti, messaggi,
registri e forme.
Le relazioni interpersonali, l'identità, le
impressioni, l'amore sono idealmente incisi in 'Graffiti' attraverso filtri che
conciliano topoi letterari, scenari mitologici e scorci di vita quotidiana,
stanziandosi in equilibrio tra necessaria formalizzazione artistico-letteraria
e valorizzazione di un'originaria spontaneità comunicativa.
'Graffiti' è una parete di roccia
consegnata al tempo, una parete da leggere, da toccare, da incidere
ancora.
Giornata Europea della Cultura
Ebraica
'La Famiglia'
Soncino (CR) - Domenica
15 Settembre 2024, ore 10,00
Torna Domenica 15 Settembre 2024 la Giornata Europea della Cultura Ebraica,
la manifestazione che invita a conoscere e approfondire storia, cultura e
tradizioni del Popolo Ebraico, tra visite guidate a sinagoghe, musei e
quartieri ebraici, concerti, incontri d'autore, spettacoli teatrali,
degustazioni kasher e iniziative per i più piccoli.
L'evento è giunto quest'anno alla venticinquesima
edizione.
Coordinato e promosso nel nostro Paese
dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, l'appuntamento è cresciuto
esponenzialmente negli anni, arrivando a contare oggi l'adesione di
numerosissime località in Italia.
Il titolo scelto quest'anno è 'La Famiglia'
Città Capofila Torino.
Scelta caduta su Torino in quanto
ricorrono i 600 anni dalla nascita della Comunità Ebraica del capoluogo
piemontese dove la presenza Ebraica è attestata fin dal 1424.
Il Museo della Stampa ' Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino, che ha sempre aderito all'iniziativa dalla sua istituzione, ha organizzato per Domenica 15 Settembre un incontro presso la Sala Consiliare del Comune di Soncino col seguente programma:
ORE 10,00
-Cavalli Giuseppe, resp.Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei
Presentazione della
Giornata e dei relatori.
Non possiamo non
ricordare che la prima volta in cui appare il termine Famiglia è nella Torà Genesi 12-3 nel contesto del patto che
il Signore stringe con Abramo: ' Si
benediranno in te tutte le famiglie della terra' e sempre nella Genesi 2-1,
dopo aver plasmato la donna afferma: Abbandonerai
tua madre e tuo padre ti unirai con tua moglie e diverrete un essere 'solo'.
- Dott. Francesco Capretti Direttore Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino
Introduzione alla XXV Giornata Europea
della Cultura Ebraica
-Dott.ssa Maria Elisabetta Ranghetti scrittrice e fotografa.
Tratterà
del conflitto israelo-palestinese, l'intrecciarsi di relazioni tra
famiglie di
etnie diverse e le conseguenze del mescolarsi -o non
mescolarsi- tra di loro.
Verrà affrontato un contesto particolare -quello del mondo charedì -
arrivando a descrivere le relazioni
universali che si sviluppano all'interno dei nuclei familiari.
Fondamentale
il concetto di parola, elemento costitutivo del mondo ebraico; l'importanza dell'identità legata al nome,
della necessità di tornare a sé stessi riscoprendo le proprie radici e la
propria lingua.
La
famiglia -che sia presente o assente, luogo di rifugio o da cui scappare, è per
ogni uomo e donna il punto di partenza della vita nei suoi risvolti emotivi,
fatti di fatiche e incomprensioni così come di gioie e ritorni.
Ci si
addentrerà nel mondo israeliano per permettere agli ascoltatori italiani,
spesso
distanti dell'ebraismo, di conoscere realtà ignorate, poco conosciute e su cui
c'è disinformazione.
Senza
conoscenza non ci può essere dialogo e la narrativa è una finestra per
affacciarsi sul diverso nella sua complessità e bellezza.
In sala Consigliare saranno presenti 8 pannelli predisposti dall'Associazione Europea per la conservazione e la promozione della cultura e del patrimonio ebraico (AEPJ). L'Associazione è una rete di Istituzioni Europee funge da piattaforma per sviluppare iniziative culturali e programmi educativi per una migliore conoscenza della cultura, del patrimonio ebraico e consapevolezza delle diversità culturali.
I pannelli sono stati tradotti Italiano e sono così
suddivisi:
-Valori Famigliari
-Famiglie che hanno cambiato la storia Ebraica
-Famiglie scelte
-Genitori e figli
-Storie di Famiglia
-Creare Famiglie
-Tradizioni Famigliari
-Distacco e riunione
I pannelli sono arricchiti da foto di quadri, libri, famiglie.
Quasi tutti questi documenti sono conservati presso la Biblioteca nazionale di Israele fondata a Gerusalemme nel 1892.Giornata della Memoria 2024
Da Giovedì 18 Gennaio a Domenica 4 Febbraio 2024, Ex Filanda Meroni 'Soncino (CR)
Programma incontri e iniziative
Giovedì 18
Gennaio 2024 ore 21,00
Susy Barki
Vicepresidente Associazione Figli della Shoah APS
Presentazione della mostra 'Punti di
Luce' Essere una donna nella Shoah
A seguire inaugurazione della Mostra
diretta
Facebook@museoStampaSoncino
La Mostra Rimarrà aperta
fino al 4 febbraio
Venerdì 19 Gennaio 2024
Ore 10,00 Soncino, Sala Convegni ex Filanda Meroni
riservato agli studenti dell' I.C. Giovanni XXIII.
'Punti di Luce' Essere una donna nella Shoah
A cura di Susy Barki
Venerdì 26
Gennaio 2024
ore 8,30 e 10,30 Orzinuovi, Auditorium
I.I.S. G.Cossali
Proiezione Filmati:
'Punti di Luce'
Appendice video alla mostra realizzata da Yad
Vashem e presentata dall'Associazione
Figli della Shoah, in esposizione a Soncino presso l'ex Filanda Meroni
"La razzia di Roma del 16 ottobre 1943' raccontata dai disegni di Aldo Gay
Presentazione a cura di Enrico Grisanti
Consigliere Associazione Figli della
Shoah APS
Giornata Europea della Cultura Ebraica
'La Bellezza'
Soncino (CR) - Domenica 10 Settembre 2023, ore 10,00
Torna Domenica 10 Settembre 2023 la Giornata Europea della Cultura Ebraica,
la manifestazione che invita a conoscere e approfondire storia, cultura e
tradizioni del Popolo Ebraico, tra visite guidate a sinagoghe, musei e
quartieri ebraici, concerti, incontri d'autore, spettacoli teatrali,
degustazioni kasher e iniziative per i più piccoli.
L'evento è giunto quest'anno alla ventiquattresima edizione.
Coordinato e promosso nel nostro Paese dall'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, l'appuntamento è cresciuto esponenzialmente negli anni, arrivando a contare oggi l'adesione di numerosissime località in Italia.
La Giornata Europea della Cultura Ebraica gode del Patrocinio del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e dell' UNESCO
Il Museo della Stampa 'Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino, ha organizzato per Domenica 10 Settembre un incontro presso la Sala Consiliare del Comune di Soncino.
Il titolo scelto è 'La Bellezza'
Città Capofila quest'anno Firenze.
Il Museo della Stampa ha sempre aderito a questa iniziativa ed anche quest' anno ha organizzato un incontro in Sala Consigliare col seguente programma:
ORE 10,00
-Cavalli Giuseppe, responsabile Museo della Stampa Centro Studi
Stampatori Ebrei
Presentazione della Giornata e dei
relatori.
Innumerevoli sono i termini utilizzati nella Torà per definire il termine di
bellezza ciascuno con un particolare significato e questa mattina ne
approfondiremo, coi nostri ospiti alcuni aspetti.
-Dot-Francesco Capretti Prof.Dialogo Ebrei Cristiani Venezia - Direttore Museo della Stampa Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino
La 'bellezza salverà il mondo', si dice. Sicuramente la bellezza della
lingua biblica ha permesso al popolo di Israele si salvarsi da tutti coloro
che ne decretavano lo sterminio o l'annientamento durante i secoli. La lingua
biblica è stata la memoria condivisa, la speranza di un futuro migliore.
Nella bellezza delle sue parole risiede la promessa di un
Dio presente/assente, come la scrittura stessa custodisce nel suo
dipanarsi lungo le pagine del testo. Un testo che a Soncino abitò in un modo
nuovo, quello della stampa. Da quel momento tutto è stato diverso.
Questa Giornata Europea della Cultura Ebraica 2023 vuole
onorare le lettere e le parole di questo
testo fondamentale per la cultura occidentale e che ha donato al mondo tanta bellezza di idee, immagini e concetti che noi abbiamo rimosso come se non ci appartenessero.
-Dott.ssa
Anna Linda Callow Docente di Lingua e letteratura Ebraica Università degli Studi Milano
: "Mia compagna, mia bella" (Cantico
dei Cantici 2,10)
Il Cantico è uno dei libri biblici in cui
ricorre più spesso la menzione della bellezza - negli scambi amorosi tra i due
giovani che la tradizione ha interpretato come scambi amorosi tra l'Eterno e la
comunità d'Israele.Due millenni di distanza ci permettono di
attribuire l'espressione "mia compagna, mia bella" anche alla lingua
ebraica, che nella sua lunga storia ha accompagnato le comunità ebraiche nella
diaspora, è entrata nelle parlate giudaiche e ha infine conosciuto una
grandiosa rinascita, sia come lingua parlata, sia come lingua letteraria
moderna.
Il 13 luglio 1933 nasce a Soncino (CR) Piero Manzoni, che nella sua breve e
fulminante carriera cambierà radicalmente le dinamiche del fare arte, indicando
strade che verranno poi seguite da tutte le generazioni successive di artisti.
Per festeggiare i novant'anni dalla sua nascita la Pro loco Soncino in
collaborazione con la Fondazione Piero Manzoni ha organizzato due eventi per la
giornata di giovedì 13 luglio 2023.
Il primo, in mattinata dalle ore 9,00 alle 13,00 vedrà il personale delle Poste Italiane mettere a
disposizione degli interessati presso il Museo della Stampa, uno speciale annullo postale, da
imprimere su cartoline stampate per l'occasione, che portano l'immagine di un magnifico
Achrome in tela grinzata e caolino.
Il timbro ricorda la sequenza di lettere, utilizzata da Manzoni in diversi
lavori, tra cui le Tavole di accertamento
(1962), scelto in quanto sia richiama l'idea di scrittura sia fa riferimento
alla pratica della stampa.
In serata, alle ore 21,30, invece nella suggestiva cornice del fossato del Castello
Sforzesco soncinese, verrà proiettato il documentario
'Piero Manzoni. Artista', realizzato nel 2013 dal regista Andrea Bettinetti,
il quale sarà presente a questa presentazione. Il film, realizzato attraverso testimonianze dirette di amici, familiari e
artisti che l'hanno conosciuto e frequentato, vuole ricostruire la personalità
dell'uomo, mostrare il suo percorso artistico attraverso le sue opere e i
progetti incompiuti, ed esplorare il segreto della sua incredibile attualità,
anche nelle parole di personalità contemporanee di fama internazionale e
attraverso un esteso apparato documentario e audiovisivo. Tra i materiali
inediti emersi in occasione delle ricerche, si segnala lo straordinario
ritrovamento di filmati d'epoca che costituiscono rarissima testimonianza
d'immagini registrate dell'artista in alcune tra le sue più note azioni
creative, come le uova segnate dalla sua impronta digitale destinate alla Consumazione dell'arte o le
persone firmate come Sculture
viventi.
Si ricorda che al Museo della Stampa è in corso fino al 1 ottobre la mostra
Relazioni (im)possibili. Il fil rouge da
Piero Manzoni ad oggi.
MG Bellocchio
diplomata in pianoforte al conservatorio di Milano
suona regolarmente per le maggiori istituzioni concertistiche
italiane e straniere.
Come camerista ha suonato con molti interpreti,
fra cui Salvatore Accardo, Rocco Filippini, Bruno Giuranna e Franco Petracchi
(Accademia Stauffer di Cremona).
Nel 2011, in occasione delle celebrazioni per il
Centocinquantenario dell'unità d'Italia,
ha ideato il progetto 'Viaggio in Italia 'Nuovo
canzoniere popolare '20 canzoni popolari trascritte da 20 compositori',
eseguito in prima assoluta al Maggio Musicale Fiorentino e replicato al
festival Mito, Musica Insieme di Bologna e in diverse altre città italiane.
Il suo repertorio spazia da Bach ai giovani
compositori contemporanei.
Collabora stabilmente con Divertimento Ensemble
diretto da Sandro Gorli regolarmente presente nei maggiori festival ed entrati
nel 2012 a far parte del network europeo Ulysses, che riunisce 13 tra le
maggiori istituzioni europee dedite a promuovere e diffondere la musica
contemporanea.
Ha inciso CD per Ricordi e Stradivarius con
opere di Bruno Maderna, Sandro Gorli, Franco Donatoni, Stefano Gervasoni,
Federico Gardella, Stefano Bulfon, Marco Momi, Claudio Ambrosini, Ivan Fedele e
Gyorgy Kurtág.
E' docente di pianoforte al Conservatorio 'G.
Donizetti' di Bergamo.
Tiene regolarmente masterclass di pianoforte e
di musica da camera per diverse istituzioni italiane.
Nasce a Soncino nel 1933. Nel 1956 debutta a
Soncino e poi al Premio di pittura San Fedele a Milano dove espone quadri con
sagome antropomorfe e impronte di oggetti. Inizia la sua attività espositiva,
firma manifesti con altri artisti e aderisce al Movimento Arte Nucleare.
Dal 1957-58 realizza i primi Achromes, in gesso e poi caolino, tela grinzata o a quadrati. Espone con Bonalumi e Castellani e collabora con artisti di diverse neoavanguardie europee. Nel 1 959 fonda con Castellani la galleria Azimut a Milano e la rivista "Azimuth". La galleria inaugura con la sua mostra "Linee". Realizza la serie dei Corpi d'aria e Fiato d'artista . Nel 1 960 si reca a Herning dove sperimenta materiali inconsueti. Continua a produrre Achromes in cotone idrofilo, polistirolo fosforescente e cloruro di cobalto e presenta a Milano l'evento Consumazione dell'arte/dinamica del pubblico/divorare l'arte, dove il pubblico mangia uova sode con la sua impronta digitale. Dal 1 961 produce nuovi Achromes (in fibra di vetro e sintetica, peluche, pane, paglia, carta da pacco, sassi, pallini di polistirolo) e inizia a firmare le persone rendendole Sculture viventi corredandole di un Certificato d'autenticità; realizza le Basi magiche e 90 scatolette di Merda d'artista.Torna a Herning nel 1 961 e presenta la Base del Mondo, un piedistallo capovolto a sostenere idealmente la Terra come opera d'arte. ln uno dei suoi ultimi testi scrive: "...Per la musica, nel '61 ho composto due "Afonie": l'afonia Herning (per orchestra e pubblico), l'afonia "Milano' (per cuore e fiato)." Partecipa a numerose mostre personali e collettive in Italia e all'estero.
Il 6 febbraio 1963 Piero Manzoni muore d'infarto nel suo studio a Milano
GIACINTO SCELSI
(La Spezia 1905 - Roma 1988)
L'uomo di una sola nota
Gli ambienti accademico-musicali italiani hanno
decretato la totale eclisse nei confronti della musica di Giacinto Scelsi.
Il pensiero e l'azione di questo singolare musicista e pensatore dopo il quale
'...l'intera storia musicale dal dopoguerra ad oggi andrebbe completamente
riscritta '(Harry Halbreich), hanno incontrato negli anni ottanta una vasta eco
e una rivalutazione della sua opera presso gli ambienti musicali.
Suite n.10 Ka (20') 1954
SILVANO
BUSSOTTI detto Sylvano
(Firenze 1931 'Milano 2021)
Compositore e artista italiano. Figura
decisamente poliedrica, Bussotti è anche conosciuto come pittore, poeta,
romanziere, regista teatrale e di film, attore, cantante, scenografo e
costumista.
Musica per amici (6') 1957
LUCIANO BERIO
(Imperia 1925 'Roma 2003)
Compositore italiano tra i più importanti dell'avanguardia europea, pioniere
anche nel campo della musica elettronica.
È stato attivo anche in qualità di promotore della musica contemporanea ha
continuato a lavorare, sia come direttore sia come compositore, fino agli
ultimi giorni della sua vita. Nel 2000 diventò Presidente e Sovrintendente
dell'Accademia Nazionale S. Cecilia di Roma;
Sequenza IV per pianoforte (12') 1966
LUIGI
DALLA PICCOLA
(Pisino 1904 'Firenze 1975)
Compositore e pianista italiano. Fu tra i primi in Italia ad approdare, sul
finire degli anni trenta, alla dodecafonia. Le sue composizioni sono
caratterizzate da intenso lirismo e da profondi contenuti spirituali e ideali.
Quaderno di Annalibera (15') 1952
Yael Sonnino 'Llevy
Un artista della stampa, curatrice e
direttrice di un laboratorio di stampa in Israele , terrà una conferenza sullo
sviluppo dei caratteri Ebraici dopo il rinnovamento della scrittura e la
rinascita della lingua ebraica ai
' Bambini di Sevino'.
Domani al Museo della Stampa di Soncino il gruppo sperimenterà una stampa, con
un torchio del 1861, da un clichè appositamente realizzato, con un immagine del
periodo del loro soggiorno nella casa di Sciesopoli.
Yael Sonnino-Llevy
A print artist, curator and director of a print workshop in Israel will
give a lecture to the 'Children of Selvino'.
The therme of the talk : The development of Hebrew characters and fonts following
the rebirt h on the development of Hebrew language from the 19th century up to
nowadays.
Tomorrow at the Soncino Printing Museum the group will print, an engraved metal plate specially made with an image from the period of their stay in
Sciesopoli.
Giornata della Memoria 2023
Da Venerdì 27 Gennaio a Domenica 12 Febbraio
2023, Ex Filanda Meroni 'Soncino (CR)
Programma incontri e iniziative
Prof. Stefano
Levi Della Torre
'Quando la giustizia è fuorilegge:
memoria delle vittime e dei carnefici".
Giuseppe Cavalli
'Eichmann un uomo qualunque'
Venerdì
27 Gennaio 2023
ore 10,30 Orzinuovi, Auditorium I.I.S.
G.Cossali
Ore 21,00
Soncino, Sala Convegni ex Filanda Meroni
diretta Facebook@museoStampaSoncino
Sabato
28 Gennaio 2023
Ore 10,00 Soncino, Sala Convegni ex Filanda Meroni
riservato agli studenti dell' I.C. Giovanni XXIII.
Ore 12,00 Sala mostre ex Filanda
Meroni
Inaugurazione
della mostra:
'Eichmann un uomo qualunque'
Rimarrà aperta fino al 12 febbraio- Sabato e Domenica 10-12,30 e 14,30-17,00
Giorni feriali su prenotazione al nr. 0374 83171
L'esposizione è stata
curata da Giuseppe Cavalli
e presenta pannelli con foto e documentazione
che percorre la storia di quegli anni terribili: i motivi che hanno
scatenato la II Guerra Mondiale, la presa del potere di Hitler e il documento
di Wansee, dove veniva decisa e programmata la 'Soluzione finale al problema
Ebraico'.
Spazio sarà dato al ruolo avuto da Adolf Eichmann e dal suo superiore Reynard
Heyndrich, la sconfitta della Germania Nazista, i campi di concentramento, il
processo di Norimberga, la fuga di Eichmann e la sua cattura in Argentina, il
processo e la condanna a morte.
L'ultimo pannello sarà dedicato ad Hannah Arendt che aveva seguito e redatto i
più completi e significativi resoconti delle fasi del processo, pubblicati sul
New Yorker e poi raccolti nel libro 'La
Banalità del male'.
Ore
21,00 Soncino, Sala Convegni ex Filanda Meroni
La Compagnia Caraval Spettacoli di Soncino presenta:
'La
banalità del male'
tratto dal saggio di Hannah Arendt
Prof.Stefano
Levi della Torre
Nell'ultima
pagina de I sommersi e i salvati,
Primo Levi fa un'affermazione che ci sorprende e ci spiazza. Parlando degli
operatori del Lager, Primo Levi arriva a mettere tra virgolette la definizione
di 'aguzzini' perché lo ritiene 'improprio' (sic, p. 166): nei campi di
sterminio, dice, tra i i tedeschi i sadici erano una presenza trascurabile:
Ciò che
nei Lager è accaduto fa pensare a individui distorti, nati male, sadici,
affetti da un vizio d'origine. Invece erano fatti della nostra stessa stoffa, erano
esseri umani medi, mediamente intelligenti, mediamente malvagi: salvo eccezioni
non erano mostri, avevano lo stesso nostro viso, ma erano stati educati male.
(p. 166-167).
Che
cosa ci saremmo aspettati? Che quell'atrocità organizzata su vasta scala e
senza limiti non potesse venir condotta se non da esseri 'disumani'. Questa era
la nostra aspettativa 'logica'. Un'aspettativa in un certo senso rassicurante:
gente normale come noi non arriverebbe mai a fare simili cose; solo dei sadici
patologici potrebbero spingersi a tanto, giorno dopo giorno, anno dopo anno.
Questo ci viene in mente, ed è un nostro meccanismo di riparo dall'orrore:
spontaneamente cerchiamo un sollievo dall'angoscia pensando 'logicamente' che,
nel suo complesso, il personale del Lager fosse di una specie animale diversa
da noi. Invece il Reich hitleriano e il sistema dei Lager erano la gigantesca e
mostruosa organizzazione della normalità umana, la mobilitazione ideologica
verso obiettivi mostruosi della banalità che è in ognuno di noi.
L'affermazione
di Primo Levi sulla normalità dei funzionari del Lager ('erano fatti della
nostra stessa stoffa; avevano lo stesso nostro viso') non diminuisce l'orrore;
al contrario lo aumenta, perché ci dice come la normalità, la nostra stessa
normalità, possa trovare mille giustificazioni private che la rendano
disponibile a far funzionare, ciascuno per la sua parte, un colossale sistema
di distruzione dell'uomo (e dell'ambiente, aggiungeremmo oggi). Ora,
consideriamo che quando viene avanti l'idea che la nostra vita o la nostra
sicurezza possa valere mille volte la vita e la sicurezza degli altri; o quando
in nome di una superiorità morale, civile o religiosa ci si abbandona ad atti
che contraddicono e smentiscono proprio i principi di cui ci si vanta; o quando nella
concorrenza per le risorse del pianeta si decide che alcuni gruppi umani hanno
diritto alla libertà e al benessere e si
condannano altri alla fame, alla schiavitù e alla morte; allora Auschwitz non
apparirà solo come un gigantesco crimine del passato, ma anche come una oscura
profezia di qualcosa che è sempre possibile, se non in atto.
La memoria di
Auschwitz ci pone due domande fondamentali, l'una che guarda alle vittime,
l'altra agli esecutori. La prima è questa: per quali circostanze storiche e
politiche che non avremo saputo arginare, e per quale isolamento
nell'indifferenza altrui, potremmo diventare vittime di persecuzione e di
strage? La seconda domanda è questa: per quali circostanze storiche e politiche
a cui non avessimo saputo o voluto trovare alternative, potremmo diventare
carnefici, o collaboratori, attivi o passivi, dei carnefici? Che cosa ci può accomunare oggi, se non ai
carnefici diretti, al conformismo consenziente o anche solo prudente, o
indifferente al destino altrui, o al non voler sapere per evitare
responsabilità o inquietudine, a tutti quegli atteggiamenti, insomma,
individuali e sociali, che hanno permesso che Auschwitz avvenisse? O che una
grave negazione d'altri, anche meno estrema di Auschwitz, possa prodursi? Al di
là della indignazione e memoria per le atrocità di massa, del necessario
ricordo delle vittime, la domanda che si pone per la nostra attualità è questa: che ne è della
nostra normalità, dove può portare o essere portata? Come è successo che nella
nazione di più alta cultura e scienza grandi masse siano state 'educate male',
educate cioè al conformismo di regime, al risentimento, al nazionalismo, al
vittimismo istigato alla rivalsa sul mondo, al narcisismo di 'razza', a tal
punto da generare un unicum
eccezionale e mostruoso? Queste sono le
domande al centro della nostra memoria.
Il Giorno della Memoria rappresenta, per tutte le comunità, un'opportunità di
incontro e una significativa esperienza educativa. Un giorno che deve essere
una presa di coscienza di ciò che l'uomo è stato capace di compiere e questo
nella consapevolezza che dobbiamo fare tutto il possibile affinché non accada
mai più.
Centro
Studi Stampatori Ebrei Soncino
I