Le geometrie fermano il tempo e lo trasformano in segno, intessendo un dialogo tra spazi vuoti e pieni.
Un dialogo muto, frutto di una 'scrittura' introspettiva e silenziosa che riduce al minimo per arrivare all'essenziale.
Per Alfieri la calcografia diventa un mezzo di studio per approfondire la sua formazione grafico pittorica.