Giornata della Memoria 2022 'Per non dimenticare la Shoah e le Deportazioni
Da Sabato 29 Gennaio a Domenica 13 Febbraio 2022,
Ex Filanda Meroni 'Soncino (CR)
Il 27 Gennaio verrà celebrata la Giornata della Memoria istituita dal Parlamento nel 2000,data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione della ricorrenza, l'Associazione Pro loco - Museo della Stampa promuovono quattro appuntamenti:
Venerdì 28 Gennaio 2022 ' Orzinuovi, I.I.S. G. Cossali 'riservato agli studenti
ore 10,30 Silvia Maria Rivetti 'Il Gen. Guglielmo Barbò'
Giuseppe Cavalli 'La Memoria della Shoah'
Sabato 29 gennaio, Soncino Sala Convegni dell'Ex Filanda Meroni 'con la partecipazione degli alunni dell' I.C. Giovanni XXXIII Soncino
ore 10,00: Silvia Maria Rivetti 'Il Gen. Guglielmo Barbò'
Giuseppe Cavalli 'La Memoria della Shoah'
A seguire Ore 12,00 presso la Sala Mostre inaugurazione della Mostra:
"La Storia del Gen. Barbò".
Sempre Sabato 25 Gennaio, alle ore 21
Sala Convegni dell'Ex Filanda Meroni
ore 21,00; Silvia Maria Rivetti: 'La Storia di mio nonno Gen. Guglielmo Barbò'
Giuseppe Cavalli 'La memoria della Shoah'
L'esposizione, organizzata da Silvia Maria Rivetti e Giuseppe Cavalli presenta foto, documentazione d'archivio e prime pagine di giornali che raccontano la storia di quei terribili anni e le vicende del Gen. Guglielmo Barbò con foto del carcere di San Vittore.
L' 8 settembre del 1943 la firma dell'armistizio lasciò i Soldati italiani senza ordini e istruzioni operative. Moltissimi di loro non vollero aderire alla Repubblica Sociale italiana fra questi il Gen. Guglielmo Barbò; pluridecorato nella 1ma Guerra Mondiale e per essersi distinto nella campagna di Russia, e dal 1 aprile 1943 comandante della Scuola di Applicazione di Cavalleria di Pinerolo.
Il 12 settembre la Scuola passò sotto il comando tedesco ed egli, con tutto il personale militare, fu caricato su un treno per essere internato in Germania attraverso il Brennero.
Nella stessa notte riuscì a fuggire dal treno ed entrò nella resistenza piemontese. Catturato il 16 agosto 1944 e trasferito nel carcere di San Vittore a Milano, fu portato poi a Bolzano da dove, il 5 settembre, fu inviato, quale "detenuto politico", con il 'Trasporto 81' al campo di concentramento di Flossenbürg in Germania. A causa delle durissime condizioni di detenzione morì il 14 dicembre dello stesso anno.
Sono esposte anche foto del Carcere di San Vittore e del Campo di Sterminio di Flossenbürg.
La Mostra rimarrà aperta al pubblico, a ingresso libero, fino al 13 Febbraio.
Dal Martedì alla Domenica dalle ore 10,00 alle 12,30- Sabato e Domenica anche il pomeriggio dalle 14,30 alle 17,00. Su prenotazione allo 0374-83171 o info@museostampasoncino.it anche nei giorni feriali dalle 14,30 alle 17,00.
Tutte le iniziative sono promosse dall' Associazione Pro loco Museo della Stampa di Soncino,
dall'I.I.S. G.Cossali di Orzinuovi e dall' I.C. Giovanni XXIII di Soncino
con il patrocinio del Comune di Soncino, della Provincia di Cremona, dell' ANED, di Children of Selvino, Lions Soncino e della Fondazione Memoria della Deportazione
Il Giorno della Memoria rappresenta, per tutte le comunità, un'opportunità di incontro e una significativa esperienza educativa.
Un giorno che deve essere una presa di coscienza di ciò che l'uomo è stato capace di compiere e questo nella consapevolezza che dobbiamo fare tutto il possibile affinché non accada mai più.
'Gli avvenimenti dell'8 settembre sopraggiunsero di sorpresa provocando prima un senso di vivo disagio e poi una forte reazione in tutti noi che non volevamo a nessun costo abbandonare le popolazioni alle persecuzioni nazifasciste, giacché, abituati alla scuola della giustizia e della disciplina, ritenemmo ovvio rimanere ai nostri posti per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica.'
Domenico Marcello, colonnello della Legione Carabinieri Reali di Padova.
Museo della Stampa 'Centro Studi Stampatori Ebrei Soncino,